Sembra passato un secolo, invece sono solo 10 anni. Il 23 Ottobre 2001 Steve Jobs ebbe il coraggio, ad un mese dall’11 Settembre, di presentare il prodotto che avrebbe innescato una rivoluzione nel campo dell’informatica e dell’industria musicale: l’iPod.
Costava 399 dollari e poteva contenere mille canzoni, una quantità incredibile in un mondo in cui un lettore CD, pesante, ingombrante e dalle continue interruzioni se mosso, poteva contenerne una dozzina.
In 10 anni iPod ha conquistato fette di mercato sempre più grandi, raggiungendo, nel quadriennio 2007-2010, i 50 milioni di unità vendute all’anno.
Oggi l’iPod di punta è iPod touch, molto più simile ad un iPhone che ad un iPod classico, mentre iPod nano, il modello più venduto finora, è diventato, nelle sue ultime reincarnazioni, sempre più simile ad un iPod touch.
Quello che è rimasto in Apple di questa epopea è la convinzione che una idea semplice che funziona bene è spesso l’idea migliore. E che una buona idea Apple acquistata da un utente Windows diventa un vettore per trasformare l’utente Windows in utente Mac.
A inizio millennio le straordinarie vendite di iPod fecero uscire definitivamente Apple dalla crisi e la proiettarono verso il suo nuovo Rinascimento, che ancora oggi stiamo vivendo.
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